Scegli il compressore industriale più adatto alle esigenze della tua produzione

Per compressore s’intende una macchina capace di alzare la pressione di un gas, solitamente l’aria, attraverso l’azione di un pistone posto all’intendo di un cilindro. L’attributo industriale indica che questi macchinari vengono solitamente impiegati nell’ambito della produzione di massa. Questo perché i compressori rendono molto più semplice il lavoro dell’uomo, lo aiutano a risparmiare tempo per ottimizzarlo impiegandolo in altre fasi dell’attività produttiva. Per la potenza e l’importanza dei compiti svolti, i compressori industriali costituiscono un investimento necessario per la propria azienda, affinché il lavoro sia veloce, sicuro ed efficiente.

Tipi di compressori industriali

Esistono tanti tipi di compressori per industrie, a seconda del loro funzionamento essi si distinguono in:

    • Compressori volumetrici, ovvero quelle macchine che aspirano aria indipendentemente dalla pressione a monte ed a valle del compressore, e in cui la portata è direttamente proporzionale alla velocità di rotazione.
    • Compressori dinamici, detti anche turbocompressori, i quali attuano la compressione mediante l’impiego di energia cinetica prodotta da meccanismi insiti nel compressore stesso. Nella fattispecie, nei turbocompressori lo scambio di energia col fluido si verifica per mezzo della rotazione di un rotore fissato su un albero. Tale girante è dotato di pale ed è stipato in uno statatore che, alle volte presenta anch’esso delle pale. La compressione di questi macchinari può raggiungere 15 atm. Data la velocità degli scambi, i compressori dinamici sono oggetto di studio per la possibilità di essere impiegati nell’ambito delle tecnologie aerospaziali.

Compressori industriali volumetrici

Vi sono, a loro volta, svariati tipi di compressori industriali volumetrici.

    • Compressori alternativi a pistoni: questi macchinari presentano, al loro interno, un cilindro nel quale scorre uno stantuffo il cui funzionamento è determinato da un motore. Viene definito “alternativo” poiché, in un moto perpetuo ed automatico, delle valvole si aprono e chiudono automaticamente per collegare la camera del cilindro con i tubi di aspirazione e con quelli della mandata. Esiste una variante di questo tipo di compressore chiamata “a diaframma”, che all’interno del cilindro, al posto del pistone, presenta invece membrana elastica.
    • Compressori a palette: questo tipo di compressori industriali è tra i più diffusi. Si compone di un elemento girante di forma solitamente circolare, che ruota all’interno di una sezione cava il cui asse parallelo non è, però, allineato al rotore stesso. Per la sua peculiare struttura, questo macchinario genera delle camere dal volume variabile. Infatti, il volume è maggiore tanto più ci si avvicina allo sbocco da cui avviene l’aspirazione, e parimenti si riduce nel lato opposto, quello della mandata: ecco come si ottiene la compressione dell’aria. Questo tipo di compressori industriali hanno prestazioni medie e comprimono una discreta quantità d’aria.
    • Compressore a lobi: sono sono stati soprannominati Eaton-Roots, dall’omonima azienda che li ha realizzati. Si compongono di giranti che ruotano dentro uno statore senza mai toccarsi; questo moto è sincronizzato e regolato da una coppia di ingranaggi. È caratteristica nei compressori a lobi l’assenza di olio all’interno della camera di compressione. Si tratta di macchinari robusti e resistenti che si adattano a molti utilizzi e settori differenti. Gli elevati volumi di aria compressa li rendono perfetti per l’uso industriale.
    • Compressore a vite: tale compressione industriale si compone di due giranti ad elica incassati, che si muovono in costante contro-rotazione. Tra i due rotori si trova un condotto in cui passa l’aria. La rotazione dei due giranti, le “viti”, chiude l’apertura che aspira l’aria di modo che il gas già accumulato venga spinto verso la mandata del macchinario, comprimendolo. Sono solitamente più efficienti e flessibili dei compressori a pistone.
    • Compressore a spirale: si chiama così perché svolge il suo lavoro di compressione per mezzo di due alette a spirale impilate, di cui una è ferma e l’altra compie un movimento orbitale, non rotativo. Gli elementi costitutivi di tale macchinario sono uno statore dalla forma spirale, fissato all’interno di un’apposita camera, e da una spirale eccentrica in movimento costante, il cui moto orbitale è alimentato da un motore elettrico. Nello specifico, le spirali sono poste in una nell’altra con uno sfasamento di 180°, per favorire la formazione graduale di sacche d’aria dal volume variabile. È costruita in modo da diminuire quanto più possibile le perdite, poiché la differenza di pressione nelle sacche d’aria è sempre più bassa rispetto a quella fra l’ingresso e l’uscita. Il funzionamento è determinato dal movimento orbitale della spirale che raccoglie l’aria in una delle sacche, dove viene compressa durante il suo spostamento verso il centro del macchinario, che qui presenta uno sbocco d’uscita e una valvola. Il processo prosegue per 2,5 giri, è silenzioso e non disturbato da vibrazioni.

Per l’acquisto di un compressore industriale, vi consigliamo di rivolgervi a Steri, azienda che dal 1968 fornisce macchine delle migliori marche.

Ilian

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